Schiuma fonoassorbente. Suscettibilità alla degradazione e alla emissione di composti organici volatili.
Qualche giorno fa la trasmissione REPORT su Raidue ha rimesso mano al clamoroso caso dei respiratori difettosi distribuiti sul mercato da una nota marca olandese.
Invito, chi ancora non lo avesse visto e non fosse informato sul grave accaduto, a prenderne visione qui di seguito:
Dal minuto 4,33 al minuto 5,30 la professoressa Silvia Farè descrive, in modo semplice ed inequivocabile, quanto succede al filtro fonoassorbente in POLIURETANO, utilizzato all’interno di numerosi dispositivi già sul mercato e a servizio di altrettanti utilizzatori che per prerogativa risultano avere condizioni respiratorie critiche.
Questo è il filtro all’interno del respiratore, riconoscete il materiale?


Ora lo riconoscete?

Si chiama proprio “Schiuma fonoassorbente di poliuretano a base di poliestere” e con ogni probabilità ognuno di noi lo avrà visto almeno una volta nella vita, montato a parete o a soffitto.
Nel filmato si parla di “particelle volatili” di prodotto che in “certe condizioni” (non è chiaro quali) degrada, indurendosi e seccandosi per poi iniziare a “sbriciolarsi” e di fatto inquinando l’aria diventa poi potenzialmente pericoloso se inalato.
Ecco, chi è nel settore come me, sa bene che questi pannelli piramidali sono i più venduti sul mercato, poiché posseggono buone caratteristiche fonoassorbenti, sono facili da montare, anche nel fai da te in case, cantine, garage, e soprattutto hanno un basso costo.
Altresì, non ho la presunzione di asserire che conosco tutte le marche del mondo, quindi come in ogni ambito qualcuno sarà meglio di un altro.
La mia raccomandazione rivolta all’utilizzatore privato è quindi questa:
- Hai pochi “sghei” e vuoi fare una sala prove nella quale vai tu, e solo tu, a suonare il tuo strumento preferito? Oppure te la fai e ti ci chiudi a leggere Marcuse quando tuo figlio suona l'ultima hit del suo trapper preferito???
Ok, benissimo!
- Compra il piramidale in poliuretano, montalo (occhio ai mastici perché alcuni sono proprio tossici) e vedrai che funziona davvero.
- Abbi l’accortezza almeno di non montarlo ad altezza uomo o in punti dove è facile toccarlo o sfregarlo anche solo passando.
- Non fumare dentro quella stanza e non farci il barbecue, perché il poliuretano non è ignifugo, ANZI.
- Ogni tanto controlla la sua integrità strutturale, questa operazione è facilissima, lo prendi tra le dita, lo pizzichi e lo tiri con un po’ di forza, se si staccano anche solo pochi pezzetti vuol dire che è ora di cambiarlo.
La mia raccomandazione rivolta ai proprietari, gestori e responsabili dei luoghi pubblici è invece questa:
- Se dovete trattare acusticamente il vostro locale affidatevi ad un professionista, vi indicherà senza dubbio il prodotto da installare più idoneo, salubre, resistente e sicuro e magari ecosostenibile. Stesse prescrizioni e suggerimenti valgono per qualunque luogo aperto al pubblico o frequentato da persone, come ad esempio i luoghi di lavoro o di studio.
- Se avete installato voi, oppure avete “ereditato”, un luogo rivestito con questo prodotto appunto “Pannelli in Schiuma fonoassorbente di poliuretano”, abbiate le accortezze sopra elencate e sostituite subito, appena inizia a sfaldarsi, anche con lo stesso prodotto, purché ovviamente nuovo e integro.
Nella mia carriera ho incontrato tante realtà nelle quali questi prodotti sarebbero andati benissimo per la finalità d’uso richiesta, ma ho sempre proposto altro. È noto da parecchi anni che il pannello in poliuretano con il trascorrere del tempo va in “polvere” e quindi è inalabile, con tutti i rischi del caso.
Per eventuali ulteriori info al proposito scrivetemi attraverso il form di contatto presente nella homepage oppure qui
Ciao e a presto,
Geom. Andrea Tebaldi